La Nascita del Tango Argentino
In questo articolo viene presentato il contesto storico – culturale in cui è nato il tango, visto che nel periodo a cavallo fra il XIX e il XX secolo in Argentina erano compresenti diverse etnie provenienti sia dal continente latino – americano che d’oltreoceano.
Contesto Storico e Socio-Culturale
Nel periodo a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo il territorio argentino e in particolare quello bonarense, fu popolato da migranti provenienti da diversi paesi sia adiacenti che d’oltreoceano.
Contemporaneamente, venivano messe in atto delle riforme politiche che prevedevano la recinzione delle vaste aree di pascolo nominate pampas, da parte dei grandi proprietari terrieri con lo scopo di trasformarle in pascoli privati per il bestiame, che poi sarebbe andato a alimentare la produzione della carne destinata al commercio internazionale.
Quindi i gauchos che popolavano l’entroterra si spostarono in città, in particolare a Buenos Aires, portando con sé le loro tradizioni e espressioni artistiche campagnole.
Al disegno socio-culturale appena descritto dobbiamo aggiungere altre due componenti che furono presenti sul territorio da tempi più remoti:
- la prima è la componente africana, la quale giunse in Sud America a diverse ondate a partire dal Cinquecento, grazie al commercio di schiavi sostenuto dai conquistadores spagnoli e portoghesi[1],
- e la seconda è la componente indigena, che ovviamente rappresentava la popolazione autoctona al momento dell’arrivo degli invasori europei nel XV secolo, e la quale nonostante lo sterminio di massa che le era stato inflitto, comunque continuò a esistere in un numero molto ristretto.
Quindi, nel periodo in esame la città di Buenos Aires accoglieva delle etnie e delle tradizioni culturali provenienti da contesti socio-culturali molto distanti fra di loro, dalla cui coesistenza e compenetrazione sono nate delle forme di espressione artistica nuove.
I vari autori che parlano del tango argentino utilizzano il termine ibridazione, per dare una definizione sintetica al processo che ha portato alla nascita di queste forme artistiche più recenti, e di cui, secondo loro, il tango appunto, sarebbe uno degli esempi più rappresentativi[2].
Diversi autori presentano delle opinioni differenziate sul grado di influenza esercitata da parte delle singole tradizioni sulla nascita del tango argentino, ma sono quasi tutti d’accordo sull’importanza
- dei balli di origine africana, in particolare congolese,
- del candombe,
- dell’habanera cubana,
- dei balli da sala d’importazione europea ( Polka, Walzer ecc.) e
- dei due balli che nascono poco prima e coesistono col tango a Buenos Aires fino ai giorni nostri, che sono la milonga e il canyengue.
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